Abolita l'IMU su prima casa, terreni agricoli e fabbricati rurali

Via l’IMU sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali.

 Cancellazione integrale della rata di giugno 2013 dell’ IMU (il cui pagamento ero sospeso dallo scorso giugno 2013)

–sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali –.

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 Cancellazione integrale della rata di dicembre 2013 dell’ IMU

–sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali –.

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 Nel Consiglio dei Ministri, che si è svolto a Palazzo Chigi, il Governo Letta ha varato il pacchetto di norme attraverso il DL recante “Disposizioni urgenti in materia di IMU, abitazioni e cassa integrazione guadagni”, mettendo un punto fermo ad alcune delle questioni che riguardano una nuova tassazione immobiliare e rimandando alla Legge di stabilità le problematiche ancora insolute, comprese le coperture per la cancellazione della rata di dicembre dell’IMU per le categorie di immobili prima abitazione, terreni agricoli e fabbricati rurali.

 Sul fronte IMU si è sciolto principalmente il “nodo” più urgente: senza alcun intervento del Governo entro il 31 agosto, la prima rata dell’imposta municipale propria sarebbe dovuta essere corrisposta entro il 16 settembre dalle categorie per le quali era stata “congelata” a giugno scorso.
Con il DL di ieri, invece, la rata viene “cancellata” definitivamente per prime caseterreni agricoli e fabbricati rurali. Vengono assimilati al trattamento IMU prima casa gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari. Inoltre, dal 1° gennaio 2014 ci sarà un trattamento IMU prima casa anche per gli alloggi sociali (alloggi realizzati o recuperati da operatori pubblici o privati destinati prevalentemente alla locazione per individui e nuclei familiari svantaggiati).

 

Saranno esenti dal pagamento dell’IMU anche gli immobili invenduti delle imprese immobiliari.

Tra le misure a sostegno del settore, il DL messo a punto dal Consiglio dei Ministri di ieri prevede anche la riduzione della cedolare secca sugli affitti a canone concordato (con le categorie), che scenderà dal 19% al 15%.

Viene inoltre prorogata di 3 anni l’attuazione dei programmi di edilizia residenziale, mantenendo l’imposta di registro ridotta: le imprese che hanno acquistato un bene immobile (terreno edificabile o edificato), situato in area compresa in piani urbanistici diretti all’attuazione di programmi di edilizia residenziale pubblica, usufruiscono dell’agevolazione dell’imposta di registro ridotta all’1%, al posto della misura ordinaria dell’8%, se concludono l’intervento edilizio entro 11 anni dall’atto di acquisto del bene.